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8Agosto 2024

Glutammina a supporto della salute intestinale

Glutammina a supporto della salute intestinale

Ricerche recenti indicano che l’amminoacido glutammina può avere un impatto positivo sulla salute intestinale supportando il microbioma intestinale, l’integrità della parete mucosa intestinale e modulando le risposte infiammatorie. Come monitorato dal nervo vago tramite il sistema nervoso enterico, la connessione intestino-cervello influenza l’ambiente neurochimico del cervello.

Una cattiva salute intestinale interrompe l’equilibrio dei neurotrasmettitori, il che può causare condizioni neuropsichiatriche come la depressione. Gli integratori di glutammina possono fornire ulteriore supporto nutrizionale in caso di depressione, favorendo la funzionalità intestinale.

Nonostante lo standard di vita generalmente elevato negli Stati Uniti, le scelte alimentari e di stile di vita danneggiano l’intestino e la salute generale. Ciò può essere attribuito alla prevalenza di cibi lavorati ricchi di zucchero nella maggior parte delle diete. Questa combinazione influisce negativamente sull’equilibrio del microbioma intestinale.

Gli alimenti trasformati spesso causano infiammazione e potenzialmente danneggiano il tratto gastrointestinale, aumentando la permeabilità intestinale. Molte ricerche recenti hanno dimostrato una connessione fisiologica tra la salute intestinale e l’equilibrio neurochimico nel cervello. Una flora intestinale alterata può potenzialmente portare a una funzione cerebrale anomala e persino a disturbi neuropsichiatrici.

La ricerca sulla glutammina , l’amminoacido più abbondante nel corpo umano, ha dimostrato che si tratta di un integratore alimentare essenziale per ripristinare il normale funzionamento dell’intestino e della mucosa che lo ricopre, supportando inoltre l’ambiente neurochimico del cervello.

My Gastro

L’integratore My Gastro è un integratore in polvere a base di Glutammina (Kyowa®) con l’aggiunta di Oligofruttosio (FOS).  

  • Utile all’intestino e al ripristino della mucosa intestinale
  • Utile ai muscoli e al cervello
  • Contribuisce a rafforzare il sistema immunitario
  • Aiuta a controllare il livello del glucosio nel sangue
  • Aiuta le cellule a produrre energia
18Luglio 2024

Intolleranze Alimentari

Le intolleranze alimentari: cosa devi sapere
Hai notato come negli ultimi tempi siano molto più diffuse le intolleranze alimentari? O ti sei mai domandato perché tante persone soffrano di questi disturbi ora più che mai? Ebbene i motivi sono svariati:
1. L’alimentazione oggigiorno presenta delle grosse mancanze nutrizionali, che si ripercuotono sulla salute del nostro organismo. Infatti frutta e verdura a causa delle coltivazioni intensive, dell’impoverimento dei suoli e del peggioramento dello stato dell’aria, hanno perso gran parte delle proprietà nutritive che presentavano anche solo 50 anni fa.
La cultura per il cibo ipercalorico ma a basso valore nutrizionale si è ampiamente diffusa e parallelamente l’utilizzo per comodità di cibi altamente elaborati e ricchi di conservanti aggravano la situazione.
2. Inoltre quello di oggi è un mondo che è sempre di corsa, non ha tempo da dedicare al cibo, il pasto è sempre meno un momento di convivialità e di benessere, è più un dovere o un abitudine. Questo influisce molto sulla qualità della digestione e di conseguenza sul benessere di un organismo.
3. Infine, una volta che ti accorgi di avere dei disturbi o sintomi legati al consumo di particolari cibi, la preoccupazione principale è quella di eliminarli o ridurli senza andare a fondo sulla causa scatenante, accontentandoti di migliorare la situazione o imparare a conviverci.
Partiamo dai sintomi…
Le intolleranze alimentari si identificano come disturbi che compaiono nel tempo ( sino a 72 ore) dopo l’assunzione di determinati alimenti con la comparsa di svariate sintomatologie:
sistema nervoso: cefalee, depressione, scarsa concentrazione, astenia (stanchezza e debolezza);
apparato gastro-enterico: diarrea, meteorismo, Morbo di Crohn, sindrome del colon irritabile;
cute: orticaria, eczema, psoriasi, acne;
apparato muscolo-scheletrico: crampi, dolori articolari.
Come si può vedere i sintomi sono molto svariati e possono essere fraintesi con qualche altra patologia, motivo per il quale spesso un’intolleranza alimentare passa inosservata per molto tempo o non viene correttamente diagnosticata. Per fare questo esistono dei Test diagnostici ben precisi.
Le intolleranze più frequenti
Al glutine: è una delle intolleranze alimentari più diffuse, viene considerata malattia autoimmune, a causa della risposta immunitaria che scatena il corpo contro se stesso in seguito all’assunzione di glutine. Esiste una percentuale di predisposizione genetica alla malattia e spesso causa disturbi intestinali acuti.
Al lattosio: questa forse è la più diffusa al mondo, è attribuibile alla mancanza dell’enzima lattasi nell’adulto, fondamentale per la digestione del latte e dei suoi derivati. Esiste anche in questo caso un’eventuale predisposizione genetica.
Linee guida generali
Quando si sviluppano parecchie intolleranze alimentari (solitamente si parte dallo sviluppo di una sola ipersensibilità ad un preciso alimento per poi sfociare in una comparsa di vari sintomi con cibi diversi) deve essere interpretato come un campanello d’allarme da parte del nostro corpo. Spesso infatti una condizione del genere è la dimostrazione che il nostro intestino non riesce a funzionare al meglio e i giusti nutrimenti non vengono assorbiti correttamente.
Quindi la causa non è l’alimento in se, ma il fatto che il tuo intestino non stia lavorando bene perché magari la sua flora batterica è alterata. Devi sapere infatti che nella norma esso è popolato per l’85% da specie batteriche probiotiche che aiutano il regolare funzionamento dell’organismo e per il restante 15% da specie potenzialmente patogene. Quando queste proporzioni variano in modo consistente la permeabilità intestinale si altera e si sviluppano facilmente reazioni allergiche.
E’ importante di conseguenza agire a questo livello, mediante l’assunzione di probiotici e di integratori fitoterapeutici per risanare la flora intestinale, e poter permettere l’assimilazione di tutti i nutrienti di cui il tuo corpo necessita.
Non è escluso quindi che, una volta sistemata la funzionalità intestinale, i sintomi comparsi per un’intolleranza alimentare si attenuino o addirittura scompaiano nel tempo.
Va ricordato però che per ristabilire il giusto equilibrio tra flora batterica aerobia e patogena, ci vuole pazienza… si parla di almeno 3-4 mesi a seconda della condizione di partenza seguendo un’alimentazione corretta e un’integrazione specifica, adatta alla risoluzione di questo disturbo.
18Luglio 2024

Disturbi gastrici: l’azione della glutammina

Glutammina importante aminoacido

Glutammina importante aminoacido
La glutammina fa parte di quel gruppo di amminoacidi definiti “non essenziali” o “semi-essenziali”, ossia viene sintetizzato dall’organismo a partire da un altro amminoacido essenziale chiamato acido glutammico (o glutammato), ma in determinate circostanze non viene prodotto in quantità sufficienti e quindi deve essere necessariamente integrato dall’esterno, attraverso l’alimentazione ed eventualmente, l’integrazione.
E’ uno degli amminoacidi tendenzialmente abbondante nel nostro corpo, nonostante questo però, non sempre ne produciamo abbastanza.
La glutammina è coinvolta nei processi digestivi e una sua carenza può portare facilmente ad esaurimento fisico e mentale. Oltre a essere essenziale per il metabolismo del sistema nervoso, è anche un intermedio basale delle funzioni del fegato e dei reni.
 

Il Suo Ruolo Nel Corpo

 
1) FAVORISCE LE FUNZIONI NERVOSE: Nei neuroni la glutammina viene convertita in acido
glutammico da un enzima specifico, la glutaminasi ed esercita un’azione protettiva sugli stessi neuroni. Svolge inoltre un’attività stimolante a livello cerebrale, in quanto favorisce la produzione di un neurotrasmettitore eccitatorio.
2) AIUTA I MUSCOLI A FUNZIONARE MEGLIO: Alcuni studi dimostrano che è molto importante nel recupero, in seguito ad uno sforzo, delle cellule muscolari. Questo perché favorisce l’aumento delle scorte di glicogeno muscolare (fonte di deposito e riserva degli zuccheri).
3) HA UN RUOLO NEL METABOLISMO DEGLI ZUCCHERI: La glutammina è importante anche perché aiuta il corpo a controllare i livelli di glucosio nel sangue.
4) AZIONE ANTIOSSIDANTE: Interviene nella formazione di sostanze, tra cui il glutatione, essenziali per l’attività del nostro sistema di difesa antiossidante. Queste sostanze infatti servono ad eliminare i radicali liberi in eccesso presenti nel nostro organismo, i quali sono la causa principale dell’invecchiamento e della morte cellulare.
5) RAFFORZA IL SISTEMA IMMUNITARIO: Tale aminoacido fa da supporto energetico a quelle cellule che si moltiplicano rapidamente come i macrofagi e i linfociti, i quali assumono un ruolo fondamentale nel nostro sistema immunitario di difesa contro batteri e virus.
6) UTILE A STOMACO E INTESTINO: La glutammina, se presente nelle giuste concentrazioni, ripara la mucosa gastro-intestinale per ricrearne una corretta permeabilità. Quando la mucosa è alterata, non riesce più a “filtrare” le sostanze nella maniera corretta: non assimila bene ciò che dovrebbe e permette alle sostanze nocive di permeare all’interno. Ovviamente questo nel tempo si riflette con disturbi a livello gastrico e intestinale, malassorbimento, difficoltà nella digestione e altre problematiche più gravi e croniche. Per questo motivo il trattamento con un’integrazione aggiuntiva di glutammina potrebbe rivelarsi prezioso nella risoluzione di tali problemi.
 

La Glutammina, Risolutrice Per I Disturbi Gastrici

 
Questo importantissimo elemento è presente ampiamente in alimenti di origine animale come la carne, le uova, il pesce ed i prodotti caseari; ma anche in quelli di origine vegetale, ad esempio nella soia, nella frutta secca e nei fagioli.
Per migliorare però le nostre capacità digestive, potrebbero non essere sufficienti le concentrazioni di glutammina presenti nei cibi, poiché il suo fabbisogno aumenta notevolmente: basti pensare che potrebbero servire giornalmente, anche 2500 mg di glutammina al giorno.
Per migliorarne l’efficacia, è possibile associarci anche degli altri elementi utili ai processi digestivi: le vitamine del complesso B, gli enzimi digestivi e dei probiotici, che assicurano una buona condizione della flora batterica intestinale.

My Gastro

Integratore a base di Glutammina (Kyowa®), l’aminoacido più importante per il nostro corpo che aiuta l’intestino e la mucosa intestinale. Aiuta il controllo di glucosio nel sangue.

22Maggio 2016

Intestino, un organo fondamentale. Perché?

Piccola lezione anatomica
L’intestino è un organo anatomicamente distinto in due tratti, il primo viene detto intestino tenue, il secondo è dato da quello crasso.
Quest’organo può essere considerato il proseguimento dello stomaco e infatti anch’esso è coinvolto in diversi processi digestivi. Come lo stomaco infatti è fondamentale per l’assorbimento di sostanze nutritive. Per fare questo l’intestino ha una forma
Quest’organo può essere considerato il proseguimento dello stomaco e infatti anch’esso è coinvolto in diversi processi digestivi. Come lo stomaco infatti è fondamentale per l’assorbimento di sostanze nutritive. Per fare questo l’intestino ha una formavilli intestinali1 particolare: tutta la sua superficie interna è caratterizzata da piccole estroflessioni dette villi, la cui presenza fa in modo di aumentare la superficie intestinale, aumentando di conseguenza anche la sua capacità digestiva e di assorbimento.
A livello intestinale il nostro organismo riesce a completare la digestione degli amidi (elemento presente nella pasta, nel riso e nelle patate) e dei grassi, mentre nello stomaco si completa la digestione delle proteine.
La flora batterica, un elemento essenziale
Moltissimi microrganismi di diversa natura colonizzano il nostro intestino e sono fondamentali per il nostro benessere. Essi possono essere batteri (sia specie anaerobie, ossia che vivono in assenza di ossigeno e sono i bifidobatteri; sia aerobie, per la sopravvivenza dei quali è necessario l’ossigeno, questi sono i lattobacilli), funghi e virus. Tra i batteri si possono contare più di 400 specie diverse.
Potrebbe venir naturale pensare, come possono convivere in armonia altre specie viventi nel nostro corpo? Ebbene esiste un rapporto di buona convivenza tra loro e noi che viene chiamato simbiosi attraverso il quale entrambi gli organismi traggono vantaggio.
Le diverse specie batteriche iniziano a colonizzare il nostro intestino fin dalla nascita, esse sfruttano il materiali non digerito che fornisce il nostro corpo (l’ospite) per poter vivere e in cambio svolgono funzioni molto utili per noi:
La disbiosi
Quando i rapporti tra la flora cosiddetta “buona” (batteri aerobi) e quella patogena si modificano, si crea un’alterazione della flora intestinale. Si chiama disbiosi la condizione per la quale si ha un’eccessiva proliferazione di batteri “cattivi” a scapito degli altri.
Per una condizione ottimale la flora intestinale dovrebbe essere costituita per un 85% dai probiotici* e per un 15% dai batteri potenzialmente patogeni.
In caso di disbiosi può essere compromessa la funzionalità dell’intestino, il quale quindi inizia ad assimilare anche sostanze indesiderate e a non essere una buona barriera provocando nel tempo lo sviluppo di intolleranze o nel peggiore dei casi allergie e malattie autoimmuni.
La condizione della flora intestinale per di più influenza la capacità di affrontare situazioni di stress.

Sintomi

Di solito in caso di alterazione della flora batterica i sintomi più comuni sono gonfiore, meteorismo, aerofagia, dolori addominali, stipsi, diarrea; ma possono anche essere mal di testa o problemi alla pelle (acne, dermatiti, eczemi, psoriasi).

Quali possono essere le cause?

– Alla base può esserci un’alimentazione scorretta, ricca di alimenti industrialmente elaborati e di zuccheri. Tali cibi non fanno altro che infiammare e alterare la flora.
– Essere sottoposti a stress psicofisici o sostenere una vita troppo frenetica può provocare un peggioramento della condizione intestinale appunto per il grande legame che c’è tra cervello e quest’organo.
– L’abuso di farmaci a sua volta può minare la stabilità della microflora.

Come puoi tornare alla condizione ottimale?

E’ possibile ristabilire una flora equilibrata seguendo diversi accorgimenti, come ad esempio eliminare il più possibile nell’alimentazione di tutti i giorni gli zuccheri e quei cibi che ne contengono grandi quantità, poiché i batteri si nutrono principalmente di zucchero per poter proliferare. Inoltre anche pasta, patate, riso e pane peggiorerebbero la condizione intestinale quindi sarebbe opportuno limitare anche questi alimenti. Al contrario è auspicabile mangiare molta verdura, poiché ricca di fibra.
Infine sarebbe necessaria l’integrazione di probiotici* e prebiotici* per ristabilire il regolare equilibrio della microflora.

GLOSSARIO:

*Probiotici: microrganismi non patogeni presenti negli alimenti o aggiunti ad essi, in grado di apportare un beneficio alla salute dell’uomo.
*Prebiotici: Sostanze presenti negli alimenti che non vengono digerite dall’uomo e che servono a nutrire i batteri che costituiscono la flora batterica.