Intestino, un organo fondamentale. Perché?

Intestino, un organo fondamentale. Perché?

Piccola lezione anatomica
L’intestino è un organo anatomicamente distinto in due tratti, il primo viene detto intestino tenue, il secondo è dato da quello crasso.
Quest’organo può essere considerato il proseguimento dello stomaco e infatti anch’esso è coinvolto in diversi processi digestivi. Come lo stomaco infatti è fondamentale per l’assorbimento di sostanze nutritive. Per fare questo l’intestino ha una forma
Quest’organo può essere considerato il proseguimento dello stomaco e infatti anch’esso è coinvolto in diversi processi digestivi. Come lo stomaco infatti è fondamentale per l’assorbimento di sostanze nutritive. Per fare questo l’intestino ha una formavilli intestinali1 particolare: tutta la sua superficie interna è caratterizzata da piccole estroflessioni dette villi, la cui presenza fa in modo di aumentare la superficie intestinale, aumentando di conseguenza anche la sua capacità digestiva e di assorbimento.
A livello intestinale il nostro organismo riesce a completare la digestione degli amidi (elemento presente nella pasta, nel riso e nelle patate) e dei grassi, mentre nello stomaco si completa la digestione delle proteine.
La flora batterica, un elemento essenziale
Moltissimi microrganismi di diversa natura colonizzano il nostro intestino e sono fondamentali per il nostro benessere. Essi possono essere batteri (sia specie anaerobie, ossia che vivono in assenza di ossigeno e sono i bifidobatteri; sia aerobie, per la sopravvivenza dei quali è necessario l’ossigeno, questi sono i lattobacilli), funghi e virus. Tra i batteri si possono contare più di 400 specie diverse.
Potrebbe venir naturale pensare, come possono convivere in armonia altre specie viventi nel nostro corpo? Ebbene esiste un rapporto di buona convivenza tra loro e noi che viene chiamato simbiosi attraverso il quale entrambi gli organismi traggono vantaggio.
Le diverse specie batteriche iniziano a colonizzare il nostro intestino fin dalla nascita, esse sfruttano il materiali non digerito che fornisce il nostro corpo (l’ospite) per poter vivere e in cambio svolgono funzioni molto utili per noi:
La disbiosi
Quando i rapporti tra la flora cosiddetta “buona” (batteri aerobi) e quella patogena si modificano, si crea un’alterazione della flora intestinale. Si chiama disbiosi la condizione per la quale si ha un’eccessiva proliferazione di batteri “cattivi” a scapito degli altri.
Per una condizione ottimale la flora intestinale dovrebbe essere costituita per un 85% dai probiotici* e per un 15% dai batteri potenzialmente patogeni.
In caso di disbiosi può essere compromessa la funzionalità dell’intestino, il quale quindi inizia ad assimilare anche sostanze indesiderate e a non essere una buona barriera provocando nel tempo lo sviluppo di intolleranze o nel peggiore dei casi allergie e malattie autoimmuni.
La condizione della flora intestinale per di più influenza la capacità di affrontare situazioni di stress.

Sintomi

Di solito in caso di alterazione della flora batterica i sintomi più comuni sono gonfiore, meteorismo, aerofagia, dolori addominali, stipsi, diarrea; ma possono anche essere mal di testa o problemi alla pelle (acne, dermatiti, eczemi, psoriasi).

Quali possono essere le cause?

– Alla base può esserci un’alimentazione scorretta, ricca di alimenti industrialmente elaborati e di zuccheri. Tali cibi non fanno altro che infiammare e alterare la flora.
– Essere sottoposti a stress psicofisici o sostenere una vita troppo frenetica può provocare un peggioramento della condizione intestinale appunto per il grande legame che c’è tra cervello e quest’organo.
– L’abuso di farmaci a sua volta può minare la stabilità della microflora.

Come puoi tornare alla condizione ottimale?

E’ possibile ristabilire una flora equilibrata seguendo diversi accorgimenti, come ad esempio eliminare il più possibile nell’alimentazione di tutti i giorni gli zuccheri e quei cibi che ne contengono grandi quantità, poiché i batteri si nutrono principalmente di zucchero per poter proliferare. Inoltre anche pasta, patate, riso e pane peggiorerebbero la condizione intestinale quindi sarebbe opportuno limitare anche questi alimenti. Al contrario è auspicabile mangiare molta verdura, poiché ricca di fibra.
Infine sarebbe necessaria l’integrazione di probiotici* e prebiotici* per ristabilire il regolare equilibrio della microflora.

GLOSSARIO:

*Probiotici: microrganismi non patogeni presenti negli alimenti o aggiunti ad essi, in grado di apportare un beneficio alla salute dell’uomo.
*Prebiotici: Sostanze presenti negli alimenti che non vengono digerite dall’uomo e che servono a nutrire i batteri che costituiscono la flora batterica.